UN GRANDE AMICO
DELLA TAVOLA A VELA
E DEI GIOVANI WINDSURFISTI
All’età
di 84 anni è scomparso Sergio Gaibisso, per circa vent’anni Presidente
della Federazione Italiana Vela e figura storica del nostro mondo. E’
difficile sintetizzare in poche parole la vicenda che ha visto
protagonista un personaggio che per quattro lustri ha accompagnato il
windsurf nelle varie fasi di crescita del movimento, soprattutto a
livello giovanile, che tante soddisfazioni ha dato ai colori della
nostra Italia.
Sergio era un grande amico del windsurf, e, nel corso del suo lungo e
illuminato servizio, non ha mai mancato di intervenire in modo sobrio ma
efficace, sia approvando e migliorando le proposte che via via
giungevano sul suo tavolo di lavoro, sia incoraggiando tutti coloro che,
come volontari o professionalmente, puntavano a un ruolo assai più
incisivo della tavola a vela all’interno dei non sempre facilmente
comprensibili meccanismi federali.
Il primo elemento che associamo al ruolo giocato da Sergio consta nella
crescita e nello sviluppo della Coppa Primavela e della Coppa del
Presidente. Nata a metà degli anni Ottanta per l’Optimist, fu proprio
Gaibisso a volere agli inizi del successivo decennio l’inserimento del
windsurf, prima Mistral, poi Aloha e infine Techno 293. Ampliata ad
altre classi veliche giovanili, la manifestazione rappresenta tuttora un
unicum, una sorta di miniolimpiade per i giovanissimi, dove accanto ad
atleti già capaci di affrontare le difficoltà di una regata, scendono in
acqua i principianti usciti dalla scuola vela primaverile ed estiva. Ci
sovviene il “Presidente” (così lo chiamavano affettuosamente i
ragazzini) partecipare alla sfilata con le varie squadre regionali e
intrattenere il non facile uditorio formato da alunni delle elementari,
con parole affettuose, di sostegno e sprone per chi stava iniziando
un’attività che forse li avrebbe condotti a lusinghieri traguardi.
Ma Gaibisso, per il mondo della tavola a vela, è stato anche un
eccellente e imprescindibile punto di riferimento normativo e
organizzativo. Una trama abilmente tessuta fin primi anni Novanta,
quando si cercava di ridare unità a un caleidoscopio assai frammentato e
si trattava di riconoscere che i tempi erano cambiati, per consentire
di elargire qualche rimborso spese agli atleti in occasione di alcune
regate. Cardine della sua azione fu poi il 1997 in cui, grazie anche al
suo impulso, fu implementata la classe Aloha. Agli inizi del millennio,
Sergio – che nel frattempo era stato un artefice per il rafforzamento di
un gruppo di lavoro specificamente dedicato alle classi delle tavole,
dotandolo di un budget autonomo - fu uno dei registi della
collaborazione fra le varie classi che ha portato alla creazione di
quella filiera giovanile del windsurf che è stata la base di una teoria
di medaglie conquistate nelle acque del mondo intero. Prima Mistral e
Aloha, poi Techno 293 e RS:X, seguendo, sempre con la dovuta costanza e
attenzione, tutte le problematiche inevitabili quando nascono nuove
classi a subentrare alle precedenti, dagli statuti ai contributi per
rinnovare l’attrezzatura.
Sergio aveva anche un altro dono, non comune in chi gestisce a lungo
posizioni di vertice. Personalità sicuramente forte e carismatica, era
dotato peraltro di una sensibilità e di una umanità autentiche. Fedele
al dovere di essere presente anche a riunioni che coinvolgevano classi
di un piano minore rispetto a quelle olimpiche o di formazione
giovanile, in una visione globale e senza gerarchie delle problematiche
veliche, non dimenticava l’attenzione al singolo. Era capace, vedendo lo
scrivente da un palco o in una platea del pubblico, di scendere sempre a
salutare e a stringere la mano, così come di inviare un pensiero
augurale in occasione del compleanno o delle festività.
Come si dice nel mondo dei griot, quando muore un anziano è come una
biblioteca che brucia. E Sergio Gaibisso è stata una vera enciclopedia
della vela italiana e non solo. Il mondo del windsurf giovanile e
olimpico non lo dimenticherà, e ci auguriamo di potergli dedicare ogni
anno un evento o un trofeo o una coppa. Grazie di tutto e un pensiero
solidale ai suoi famigliari a nome delle classi Techno 293 e RS:X.
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